venerdì 20 settembre 2013

Sprofondato nella neve

Nessuno può immaginare cosa sia un esercito di 600.000 uomini. 


Uomini, uomini, e ancora uomini dispersi su un territorio vastissimo, smisurato che nessun occhio umano avrebbe potuto percepire.
Francesi, Tedeschi, Austriaci, Italiani, Polacchi e anche altre razze a me sconosciute si mescolavano in un intruglio simile a una disgustosa brodaglia. 
A capo c'era lui Bonaparte che voleva andare a fare la guerra allo Zar di Russia.

Sono giorni che camminiamo, ma di Russi nemmeno l'ombra, forse Bonaparte si è sbagliato, questa non è la Russia, perché qui non c'è nessuno. Procediamo verso l'ignoto e mano a mano che andiamo avanti siamo sempre di meno, molti di noi hanno deciso di tornare indietro Napoleone in Russia ci vada da solo.
Solo i soldati francesi non si abbattono: loro pensano che Bonaparte sia un Dio.

Io vado avanti perché a casa non mi aspetta nessuno, perché mia moglie è andata via col padrone del vigneto e mi ha lasciato solo. In fondo non aveva torto sono 10 anni che seguo Bonaparte In Prussia, In italia, in Austria, in Spagna. Questa Russia però non mi piace.
Napoleone in Russia per me non ci arriverà mai!


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